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INSOSTENIBILI LEGGEREZZE DELL'EST Cronache dal festival
23 gennaio 2008
 

 

 

ANDIAM, ANDIAM, AL CINE ANDIAM!

Ancora pochi giorni per assaggiare e gustare l’aria del Trieste Film Festival. Anche se la pioggia sembra aver preso una pausa, non cercate scuse per non venirci a trovare.
Nella baraonda festivaliera potete trovare di tutto e avete la possibilità di incontrare un po’ tutti. Questo è un buon motivo per esserci. Tanti sono i registi, attori, produttori che sono venuti a trovare il festival di Trieste ed è proprio un peccato perderseli, perché non vi è altro modo di vederli. Presentazioni prima delle proiezioni, incontri con gli autori, incontri con il pubblico, aperitivi, tutti eventi che hanno sempre maggior successo. Non ci sono solo attori e registi da incontrare, ma anche tanti appassionati del festival con cui confrontarsi, andare a cena...
Leggetevi il programma nel link apposito per sapere cosa sono riusciti a portare sugli schermi triestini gli infaticabili lavoratori dell’alpe adria cinema.

I grandi appuntamenti cinematografici e musicali del festival.
APPUNTAMENTO IMPERDIBILE PER I CINEFILI VERI.
Alle 16.00, al Cinema Ariston, (sezione Lo schermo triestino2: Tullio Kezich), viene mostrato un film preziosissimo “Il Terrorista” di Gianfranco De Bosio, con uno splendido Gian Maria Volontè; alle 20.00 “San Michele aveva un gallo” di Paolo e Vittorio Taviani.
Il festival non poteva non ricordare un grande autore che ha contribuito negli anni a valorizzare e riscoprire: del maestro polacco Jerzy Kawalerowicz, morto soltanto da pochi giorni, sarà proiettato come evento speciale fuori concorso (ore 15.30 al Cinema Excelsior) “Pociąg” (Il treno della notte) del 1959. Il film ha ricevuto la menzione speciale per l’attrice Lucyna Winnicka e Premio Evrotecnica “Georges Méliès” alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 1959.

In particolare: Alle 22.00 il concerto di Murcof, noto artista internazionale, di origine messicana, sperimentatore delle nuove frontiere della musica elettronica, che fonde campionature di musica classica con tracce digitali, integrando il prodotto sonoro all’immaginario della video-art. Murcof sarà accompagnato da i xx+xy visuals, artisti visivi che creeranno apposite composizioni video.
Sfoderate il meglio del vostro guardaroba, fatevi belli e decidete dove dirigervi. I posti del trieste film festival sono tanti: cinema Excelsior, cinema Ariston, teatro Miela…

Non rischiate di perdere gli ultimi giorni del festival.



INCONTRI CON GLI AUTORI

Ieri sera alla sala Excelsior è stato proiettato in anteprima italiana il “non divertente ma triste” (come è stato definito dallo stesso regista Csaba Bollòk) film ungherese “Iszka Utazàsa”( Il viaggio di Iska ). Il regista si è presentato all’incontro con gli autori presso l’hotel Urban per rispondere alle domande di pubblico e giornalisti. “Il mio film è basato sulla realtà” - ha esordito Bollòk – “A parte il rapimento finale, tutto il resto è vero. E’ basato su una storia che non si puo’ considerare tipica di una nazione in particolare, può essere considerata una storia di tutto l’est Europa”. Il regista ha poi parlato della situazione storica su cui è basato il film: “ La caduta del comunismo e l’avvento di una società post-industriale hanno portato la perdita di molti posti di lavoro e difficoltà, per questo si vedono molti bambini per strada”. Protagonista del film è Mària, una ragazza che vive questa situazione difficile recuperando rottami di metallo in una discarica. “Ho visto la forza della ragazzina – continua Bollòk – che riusciva a lottare contro tutto e tutti: diceva sì alla vita contro un mondo attorno che continuava a dirle di no”. Il regista racconta poi un aneddoto accaduto al festival di Sarajevo: “era presente Jeremy Irons, che le ha fatto molti complimenti per la sua interpretazione. Dopo, in sala stampa, hanno chiesto a Mària di raccontare qualcosa sulle parole di Irons. Il suono di questo cognome assomiglia ad una parola che in ungherese ha un significato negativo: la giovane ragazza allora si è preoccupata che i giornalisti la stessero rimproverando per qualcosa di sbagliato che avesse fatto durante le riprese e ci è rimasta molto male”.
E’ presente all’incontro anche la produttrice e attrice del film Agnes Csere: “conosco Mària da sei anni, non riuscivo più a considerarla un’attrice, per me era diventata come una figlia. Anche lei infatti aveva cominciato a chiamarmi mamma”. La Csere continua a parlare della ragazza con gli occhi pieni di malinconica felicità: “ho ricevuto tre regali da lei durante le riprese: ho trovato una figlia, un’attrice molto brava e come produttrice posso dire che ci è costata molto poco perché non sbagliava mai, non dovevamo mai ripetere le scene”. Bollòk e Csere hanno anche provato ad adottare le due bambine, Mària e sua sorella più piccola Rozàlia, ma le bambine hanno voluto interrompere il processo di adozione perché mancavano loro i genitori e il luogo dove vivevano. “Mària una volta mi ha chiamato - conclude il regista - per raccontarmi che stava convivendo col fidanzato e che avevano comprato un maiale: a voi può sembrare una cosa banale, ma prendere un maiale è un simbolo molto importante, è un investimento per il futuro, indica stabilità e speranza”.

Ieri sera alla sala Excelsior è stato il turno anche di due cortometraggi in concorso. Il primo di questi è “Szalontudo” (Trippa e cipolle), del regista ungherese Màrton Szirmai che inizia spiegando in poche parole il senso del suo corto: “ dovremmo imparare a capirci di più, parlando”. E il fatto che questa frase sia pronunciata da un regista che ha presentato un corto completamente privo di dialoghi, provoca una risata dello stesso Szirmai e del numeroso pubblico presente. In sala arriva anche uno dei protagonisti, Zsolt Anger, attore professionista a differenza dell’altro che interpreta il clochard : “Anger è molto affermato in Ungheria - afferma Szirmai - il secondo attore invece è esordiente, è un direttore di teatro che è stato mio insegnante alla scuola di cinema”.
Il secondo corto è “Csapàs” (L’affronto): si racconta la storia di un appassionato di danza che ballando da’ uno schiaffo ad un uomo grosso e pelato, il quale si arrabbia e incomincia ad inseguirlo. Così il regista Declan Hannigan: “ E’ stato difficile il momento della sceneggiatura, è un film molto veloce, è un continuo inseguimento, quindi ho dovuto programmare ogni singola mossa dei protagonisti”.
Altro corto molto interessante e tutto italiano è stato proiettato in anteprima assoluta ieri pomeriggio in Sala Azzurra: “Panca Popolare Italiana”. Il regista Werther Germondari ha inquadrato per sei anni sempre la stessa panchina, colllocata in Piazza delle Finanze, a Roma: “quella panchina – le parole del regista – è stata per me la cartina al tornasole sul mondo. Proprio sotto il mio ufficio. Ho potuto osservare le migrazioni di vari popoli che si alternavano in quell’albergo a cielo aperto. Ci son state persone che hanno “abitato” li’ anche per tre mesi. E la cosa asssurda è che questa panchina si trova proprio dietro il Ministero del Tesoro!”

Oggi è stato anche il grande giorno di Corso Salani, che ha presentato al Trieste film festival il suo nuovo progetto “Confini d’Europa”, un insieme di sei cortometraggi, di cui alcuni in anteprima mondiale, ambientati in diverse zone dell’Europa, “aree marginali che mostrano una segreta bellezza, una poetica intima, , di confine appunto”. Corso Salani, al cui fianco sedeva Fabrizio Grosoli in veste di curatore della sezione documentari, spiega la scelta del documentario come modo di esprimersi: “ il documentario per me è come uno sfogo, una necessità d’amore”. Salani, inoltre, sceglie sempre una “guida” femminile come protagonista dei suoi film: “Per me è indispensabile parlare di luoghi e situazioni attraverso la presenza fisica di un personaggio che si incarichi di vivere al mio posto il ritaglio di vita che sto filmando. E affidare il mio film ad una donna penso che sia il regalo più bello che le possa fare.” Poi alcuni spunti tecnici: “nei miei documentari è fondamentale il montaggio: per me la sceneggiatura avviene per gran parte in questa fase. Inoltre non ho mai l’esigenza di mettermi in scena, anche perché sono sempre io che filmo quindi mi risulterebbe difficile essere sia regista che attore”. Un Corso Salani anche professore: “ho insegnato anche in Argentina: spiegavo ai ragazzi come si fa ad ottenere un buon film con i costi ridotti al minimo, ad esempio usando la pellicola avanzata da altri film”.

Era in programma oggi alle ore 12 l’incontro organizzato dalla CEI (Central European Initiative) sulle “nuove prospettive del cinema moldavo”. Sono intervenuti George Agadjanean e Ana-Felicia Scutelnicu, registi, e Dumitru Marjan, executive producer e coordinatore nazionale del progetto per la conservazione e valorizzazione del patrimonio filmico regionale “Cross Border Cinema Culture”, nonché membro della giuria del concorso documentari al Trieste film festival. La tavola rotonda comincia subito con una battuta del regista George Agadjanean, che svela però alcune difficoltà: “ è la prima volta che vengo in un paese dell’Unione Europea. Per noi è molto difficile ottenere i visti: di solito vengono richiesti per rimanere a lavorare nel paese di destinazione e per questo nessuno mi voleva credere che io sarei venuto in Italia per un festival di cinema e solo per quattro giorni!”. Il discorso si sposta poi sulla produzione: “In Moldavia – prosegue Agadjanean – è molto difficile trovare dei finanziamenti. I soldi non significano per forza qualità, ma a me viene sempre da dire: “io ho le idee, datemi i soldi e vi dimostrero’ di cosa sono capace.” Lavorare preoccupandosi continuamente di non sforare il budget limita la creatività”.
La parola passa poi ad Ana-Felicia Scutelnicu: “io vivo a Berlino, in Moldavia non ci sono le strutture adeguate. Però voglio raccontare le mie storie, la mia gente: anche se vivo in Germania parlo dei miei connazionali, delle loro vite da clandestini, di quello che devono subire ogni giorno.”
Interviene anche Corso Salani: “quando sono stato in Moldavia, mi ha accolto il direttore della “Moldavia Film” in maniera molto cerimoniosa: se hanno accolto così uno come me vuol dire che non c’e’ grossa attività all’interno dell’ente!” E si sofferma poi su un aneddoto: “nel mio film, come in quello di Ana-Felicia, uno dei protagonisti è suo fratello.”
Ad analizzare la situazione dei finanziamenti ci pensa anche Dumitru Marjan: “alla Moldavia Film hano pochi fondi, e quei pochi che hanno li usano per produzioni proprie. E poi ti pongono dei vincoli assurdi: c’e’ troppa burocrazia, devi usare per forza i loro strumenti che sono antiquati, anche la gente che ci lavora è antiquata. Noi dobbiamo quindi affidarci ai fondi di organizzazioni internazionali, come l’Unicef. Abbiamo iniziato dei rapporti di coproduzione con la Romania, anche alcuni produttori francesi si stanno interessando. Qualcosa quindi si muove, ma siamo solo all’inizio: aspettiamo il grande boom.”
Alla domanda di Fabrizo Grosoli se accetterebbero una produzione italiana, Marjan ha risposto in maniera divertente: “ Certo! Dove devo firmare?”.
Ha partecipato alla tavola rotonda anche la direttrice artistica del Trieste film festival Annamaria Percavassi: “questi ragazzi qui presenti rappresentano il cinema moldavo che deve crescere, abbiamo scelto ottimi film, hanno delle belle facce e sono coraggiosi”. Il simpatico Marjan ha così chiosato: “Non si tratta di coraggio. E’ che non abbiamo nulla da perdere!”.

Photogallery: 23 Gennaio

George Agadjanean

ore 22.00- teatro Miela - MURCOF IN CONCERTO

ore 22.00- teatro Miela - MURCOF IN CONCERTO

Anca Miruna Lazarescu

Anca Miruna Lazarescu e George Agadjanean

Il mago dei cataloghi...

Nicoletta Romeo

Laila Pakalnina - UGUNS

Laila Pakalnina - UGUNS

ore 20.30 - concorso documentari

ore 20.00 cinema Excelsior - Giovanni é il momento degli sponsor

ore 20.00 cinema Excelsior - Max, Elena é il momento degli sponsor

ore 20.00 cinema Excelsior - Max, Elena e Giovanni è il momento degli sponsor

Ismet Ergun BENDE SIRA - ICH BIN

Ismet Ergun BENDE SIRA - ICH BIN ed Elena Giuffrida

Ismet Ergun BENDE SIRA - ICH BIN ed Elena Giuffrida

ore 18.00 cinema Ariston: incontro con Tullio Kezich

ore 18.00 cinema Ariston: incontro con Tullio Kezich

ore 18.00 cinema Ariston: incontro con Tullio Kezich

ore 18.00 cinema Ariston: incontro con Tullio Kezich

ore 18.00 cinema Ariston: incontro con Tullio Kezich

ore 18.00 cinema Ariston: incontro con Tullio Kezich

ore 18.00 cinema Ariston: incontro con Tullio Kezich

ore 18.00 cinema Ariston: incontro con Tullio Kezich

ore 18.00 cinema Ariston: incontro con Tullio Kezich

ore 18.00 cinema Ariston: incontro con Tullio Kezich

Il buffet offerto dalla CEI alla fine della tavola rotonda sul futuro del cinema moldavo

Il buffet offerto dalla CEI alla fine della tavola rotonda sul futuro del cinema moldavo

La principessa Soraya al buffet offerto dalla CEI

I protagonisti della tavola rotonda organizzata dalla CEI sul futuro del cinema moldavo: Corso Salani,George Agadjanean, Dumitru Marjan e Ana-Felicia Scutelnicu

Ana-Felicia Scutelnicu, regista de

George Agadjanean e Dumitru Marjan

George Agadjanean, Dumitru Marjan, Ana-Felicia Scutelnicu e Fabrizio Grosoli all'incontro CEI sul cinema moldavo

La regista moldava Ana-Felicia Scutelnicu

Un particolare della regista Ana-Felicia Scutelnicu

George Agadjanean, Dumitru Marjan e Ana-Felicia Scutelnicu

Cristina Sain ed Elena Giuffrida assistono agli incontri con gli autori

Corso Salani

Corso Salani

Corso Salani

Corso Salani

Corso Salani e Fabrizio Grosoli

Werther Germondari, regista di

Werther Germondari, regista di

Declan Hannigan, regista di

Declan Hannigan, regista di

Csaba Bollòk, Agnes Csere e Judit Pinter seguono l'incontro con gli autori

Màrton Szirmai, regista de

Màrton Szirmai, regista de

Zsolt Anger, attore de

Hannigan, Germondari  e Szirmai all'incontro con gli auotori

Agnes Csere e Judit Pinter

Agnes Csere produttrice/attrice de

Csaba Bollòk e Agnes Csere, regista e produttrice/attrice de

Gli ospiti per l'incontro su

Csaba Bollòk, regista de

Csaba Bollòk, regista de

CEI EVENT

Corso Salani al CEI EVENT

Annamaria Percavassi, Nicoletta Romeo e Chiara Buonanno al CEI EVENT

...le cariatidi...

Cristina e Titti

CEI EVENT

CEI EVENT

CEI EVENT

CEI EVENT

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